totenkopf1917 ha scritto:
.........Ma chi frequenta queste mostre/ scambio? Persone che non hanno alcun interesse per questi oggetti oppure appassionati, collezionisti ed estimatori di militaria?
E chi compra e/o scambia questi oggetti, lo fà per poi buttarli oppure per tenerli nella propria collezione con le dovute e massime attenzioni?
E ancora: è forse meglio lasciare che questi "testimoni di storia" marciscano sotto terra oppure ricercarli, riportali alla luce e ridare loro una seconda vita?
Allora io mi chiedo: se eliminiamo questi appuntamenti........pensiamo forse che gli scambi o le compra- vendite siano finite con questi "mercatini"?........Non penso proprio, perchè la militaria viene comunque commercializzata ovunque (negozi, mercatini dell'usato o di antiquariato, aste reali e virtuali, fiere a livello nazionale e internazionale e non ultimo internet) e in alcuni casi a livelli molto alti.
Dunque il problema non è di facile soluzione e probabilmente una soluzione non c'è; perchè c'è chi vuole vedere a tutti i costi il male dove non c'è e chi invece accetta di buon grado le opportunità che gli si offrono.
E guardando ancora più il là ..........ma dove pensiamo che vadano a finire alla fine tutte le nostre collezioni, quando noi non ci saremo più? O verranno donate a qualche museo oppure ancora conservate dai nostri successori o rivendute in alcuni casi o nelle peggiori delle ipotesi, semplicemente buttate!...........E' comunque una continua ed eterna ruota, dove alcuni di noi pensano erroneamente di possedere questi oggetti, mentre la verità è che noi ne siamo solo i custodi per un breve/ medio lasso di tempo! Tutto quà !
Perciò se qualcuno pensa di fermare tutto questo "Caos bellico" semplicemente stoppando le piccole realtà che non sono altro i nostri "mercatini" è un illuso............e con il volere metterli all'indice non si fà altro che "sparare sulla croce rossa".
Siamo alle solite del resto: l'ennesima e non ultima "guerra dei poveri".
Per concludere e per dare un termine di paragone a questa diatriba: vogliamo fare un confronto con i "nostri cugini" francesi (solo per citare qualcuno)?
Solo nella parte nord- est della Francia (Alsazia, Lorena, Champagne- Ardenne, Picardia e Nord Pas de Calais) ci sono oltre 50 mercatini all'anno di sola militaria della Grande Guerra!
E qualcuno si lamenta per circa una decina (più o meno) che vengono fatti qui da noi?
Io credo che le nostre collezioni saranno dei bei ricordi, e in quanto tali vanno conservati. La scelta di conservazione è appunto una scelta, personale sì, ma per me è come mettere delle foto dentro un album, valorizzi; non ho mai capito che tipo di valorizzazione sia accatastare o lasciare gli oggetti sporchi di terra, ma ognuno ha i suoi gusti.
Alla fine come dici tu siamo solo di "passaggio", tutto ha una fine e anche i nostri " ferri". Di sicuro i nipoti dei miei nipoti i miei oggetti manco li vedranno, e chissà dove saranno finiti. Per cui tra faide, invidie, dispetti,giochetto di chi ce l'ha più lungo...beh forse vuol dire che ci si è lasciati un pò troppo coinvolgere, da un qualcosa che almeno dal mio punto di vista dovrebbe essere un hobby che consolida amicizie e famiglie.
Ma perché si cerca?
Certo è un hobby ma accanto ad hobby sento dire altre cose:
La storia del monito ai posteri, ormai almeno per me è qualcosa di superato, le guerre ci sono a prescindere da questi ferri vecchi;
Forse possiamo ritenerci studiosi della storia (anche se molti non studiano), ma della grande guerra non gliene frega nessuno al di fuori della nostra nicchia e di chi la studia;
Per non dimenticare? Forse alcuni di noi effettivamente non dimenticano e ritorno al discorso che della GG non gliene frega a nessuno. I soliti noti ,anche se la guerra l'hanno avuta fuori dalla porta di casa, hanno rinnegato il loro passato, e non ho mai visto ricerche intense da parte di autorità per salvare i ferri.
Per me lo scopo di tutto è studiare gli avvenimenti, scoprire cose nuove, e sopratutto passare dei bei momenti.
Mia modesta opinione